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Natascia Stella, creazioni al limite dell'Infinito

 Le teniche, lo stile, la poetica e l'Universo di un'artista geniale 

Considero Natascia Stella un’artista poliedrica capace di creare diversi linguaggi e di trasformarli in simboli grafici molto profondi, nitidi e di notevole significato.

Con grande sapienza e capacità inventiva le sue opere sono intrise di immagini morbide e delicate, di velature lievi ed omogenee, di tratti eleganti dai contorni non marcati bensì spesso sfumati come nei dipinti dei più grandi pittori rinascimentali. Ogni elemento ritratto si fa ponte con quello circostante e ne trae riverbero da quella sua essenza, esattamente come un astro che brilla di luce propria posto in primo piano sullo sfondo dell’intero firmamento. L’effetto complessivo è pertanto molto seducente, raffinato ed emozionante e giunge all’occhio dell’osservatore con immenso fascino e magnificenza.

La grazia e l’infinita sensibilità di cui è dotata Natascia permette di cogliere tutti quei fattori peculiari che rendono uniche le sue composizioni, potendoli individuare non soltanto nello stile elegante e suggestivo, ma soprattutto nella ricerca preparatoria e nella sontuosità della veduta globale dell’opera stessa. Di fatto, possiamo percepire lo studio particolareggiato di ciascuna immagine nella cura profonda e direi quasi insistente di ogni minimo dettaglio sia nella propria disposizione che nella sfumatura del colore e dalla complessa ramificazione che essa assume con le altre figure. Le creazioni che ne traggono origine sono pertanto un insieme di tecniche quali la prospettiva aerea, la profondità di campo, i giochi di luci e ombre, le variazioni della tonalità del colore in rapporto alle distanze, gli effetti di sospensione con le quali Natascia esplora in trasparenza la natura dell’animo umano dandone assoluto valore e maggior consistenza luminosa.

Per lei quindi è fondamentale un lavoro di indagine non solo sul soggetto di una composizione, piuttosto su tutto ciò che circonda esso, compresa ciascuna ombra dalla quale poi emergono e tendono verso la luce, alberi, foglie, fiori e altre entità interconnesse tra di loro da una linea invisibile fatta di pura energia spirituale.

In tal modo ogni dettaglio diventa centrale, un vero e proprio valore aggiunto, quasi un elemento irrinunciabile, evidenziato all’interno dell’intera creazione artistica. La geometria che ne nasce quindi è prettamente elegante, ingegnosa, assolutamente moderna e dai sublimi fenomeni ottici. Ne consegue, infine, che le sue figure, poste soventemente su uno sfondo scuro e illuminate da un’unica fonte, generano un sorprendente e incantevole contrasto in maniera molto simile all’effetto creato nel cielo dai primi raggi di sole all’alba.

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           Gianfranco Caputo Bisanzio

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